Patologie edilizie nelle costruzioni a seguito degli allagamenti
A cura di: Daniele Stevoli, Lucia Rosaria Mecca, Marco Argiolas, Marco Manca e Gualtiero Piccinni.
Quali precauzioni adottare?
- Controllare le patologie dei materiali, occorre la supervisione di tecnici qualificati, quali ingegneri, architetti, geometri, geofisici, geologi ed ogni altra figura in grado di eseguire analisi nel rispetto delle leggi fisiche e chimiche.
- Controllare gli effetti correlati, occorre una supervisione prolungata nel tempo, per documentare l'avvento di fessurazioni e cedimenti strutturali, che possono presentarsi a seguito della compattazione del terreno, causata dall'asciugatura.
- Controllo e trattamento contro le attività biologiche indesiderate, che risultano essere le più nocive per l'essere umano nel breve periodo.
- Non si possono eliminare muffe ed altri parassiti come le alghe, senza eseguire la deumidificazione completa.
Impatto degli allagamenti sui centri abitati
A seguito dell’uragano Katrina, New Orleans (USA), agosto 2005, un gruppo di ricercatori ha eseguito un campionamento aereo continuo per spore di muffe e endotossina all'aperto in aree allagate e all'interno di abitazioni che avevano subito vari interventi di bonifica, per periodi di 5-24 ore durante i 2 mesi successivi all'alluvione.Risultato dello studio: Le concentrazioni stimate di muffe nelle 24 ore variavano da 21.000 a 102.000 spore/m3 nell’aria esterna e da 11.000 a 645.000 spore/m3 nell’aria interna. La concentrazione media di spore all'aperto nelle aree allagate era circa il doppio della concentrazione nelle aree non allagate (66.167 vs. 33.179 spore/m3; p<0,05).
Attenzione a questi prodotti per la pulizia:
Prodotti da noi consigliati poiché efficaci e non pericolosi se dosati accuratamente:
- Sali quaternari di ammonio
- Sali di boro
- Bicarbonato di sodio
Prodotti meno efficaci, difficili da interpretare ed utilizzare e con impatto potenzialmente nocivo per la salute:
Prodotti da evitare poiché tossici:
- Candeggina ❌
- Soda caustica❌
- Alcool ❌
Linee guida per la deumidificazione degli edifici
È indispensabile deumidificare quando sono presenti:
- Danni al fabbricato dovuti a decomposizione chimica e fisica dei materiali da costruzione.
- Corrosione a tubature, armature e altri tipi di materiali metallici nel fabbricato.
- Condizioni ambientali dannose per la salute, elevato tasso di Umidità Relativa e comfort termo-igrometrico scarso, che causa muffa, funghi, acari e attività biologiche varie.
- Eventi accidentali, allagamento, perdite da impianti.
Quali sono le regole base da rispettare per una corretta deumidificazione/asciugatura dell’involucro?
- Evitare opere di lavaggio con idropulitrice e contaminazione con candeggina.
- Pulire prima bene le superfici da eventuale sporco e fango residui, se la superficie non è ben esposta all’azione deumidificante, i risultati saranno scarsi e insufficienti, andremo ad asciugare il fango e non i muri…
- Evitare una deumidificazione troppo aggressiva, potrebbe provocare danni agli strati superficiali dell’edificio e soprattutto scarsi risultati…
- Fare molta attenzione ad evitare sovraccarichi di corrente con i macchinari utilizzati, verificare sempre le relative potenze…
- Utilizzare macchinari con prestazioni medio/alte (almeno 50 litri ogni 24 ore) e di buona fattura, evitare macchinari a basso costo non idonei ad un suo continuativo
- Prediligere macchinari deumidificanti con scarico condensa esterno, ciò permette un uso continuativo del macchinario.
- Nel caso non si abbia un’alimentazione elettrica sufficiente si potrà deumidificare una stanza per volta.
- Le porte e le finestre del locale durante la deumidificazione dovranno rimanere chiuse.
Schema di posizionamento dei macchinari
per una corretta deumidificazione
Elementi indispensabili per la deumidificazione:
- Deumidificatore a Condensazione con rendita di almeno 50 litri ogni 24 ore.
- Ventilatori industriali a tamburo con resa min. 900 mc/h oppure ventilatori a elica con resa min. 3.000 mc/h.
- Riscaldamento Sempre acceso, puntato a 32 gradi.