Contrastare l'utilizzo dei bocconi avvelenati

Uccidere animali con esche avvelenate è un reato punito con la reclusione fino a 2 anni.

Cos'è

L’Unione dei Comuni della Bassa Romagna è impegnata nel contrastare il fenomeno dell’uso dei bocconi o esche avvelenate.

Le esche alimentari avvelenate causano atroci sofferenze e la morte di animali selvatici e domestici. La campagna adottata punta a informare i proprietari di animali rispetto alle precauzioni da adottare, nonché le conseguenze a cui va incontro chi commette reati.

I cittadini sono tutti invitati a collaborare alla lotta contro questo fenomeno e a prendere alcune precauzioni, come l’utilizzo della museruola per le passeggiate con il proprio animale da compagnia (soprattutto in campagna) e l’utilizzo di guanti per raccogliere eventuali esche sospette. Ai primi sintomi sospetti di avvelenamento del proprio animale è necessario rivolgersi tempestivamente al proprio veterinario di fiducia.

Bocconi, esche, lacci e oggetti sospetti che possono sembrare messi apposta per uccidere o catturare animali, carcasse di animali sia domestici, sia selvatici, casi sospetti o effettivi di intossicazioni e di avvelenamenti, vanno immediatamente segnalati alla Polizia locale della Bassa Romagna (telefono 800 072525) o al Servizio Veterinario dell'Ausl della Romagna (0545 283083) o alla Polizia provinciale (0544 258922), oppure ai Carabinieri Forestali (0544 247900).

Inoltre, è scaricabile l'applicazione «Bocconi avvelenati» creata dal Ministero della Salute a dicembre 2022, che permette di segnalare in tempo reale il ritrovamento e la posizione del boccone o del materiale sospetto e anche di visualizzare sulle mappe interattive del portale nazionale il rischio potenziale associato a un determinato territorio; questa ultima funzione è molto utile se consultata prima di passeggiare con il proprio cane.

Uccidere animali selvatici o domestici con esche avvelenate è un reato punito con la reclusione da quattro mesi fino a due anni. Il reato di maltrattamento di un animale è punito con la reclusione da tre a diciotto mesi o la multa da cinquemila a trentamila euro. L’articolo 674 del codice penale punisce inoltre chi getta sostanze tossiche nel suolo pubblico.

Per monitorare il fenomeno e assicurare la tracciabilità di ogni evento, in quanto l’uso delle esche avvelenate è un reato perseguibile per legge ed è potenzialmente pericoloso per le persone e l’ambiente è stato concordato un sistema che vede la collaborazione dei veterinari liberi professionisti, il Gruppo Carabinieri Forestali di Ravenna, la Polizia Locale della Bassa Romagna, Ausl della Romagna - Servizio Veterinario, l’Istituto zooprofilattico sperimentale (IZS), il Comando di Polizia provinciale e i Comuni.

A chi si rivolge

Copertura geografica
Lugo
Alfonsine
Bagnacavallo
Bagnara di Romagna
Conselice
Sant'Agata sul Santerno
Massa Lombarda
Fusignano
Cotignola

Accedere al servizio

La campagna è curata dal Servizio Igiene, Sanità ed Educazione ambientale dell'Unione dei Comuni della Bassa Romagna, in collaborazione con il Centro di educazione alla sostenibilità (Ceas) della Bassa Romagna.

Costi e vincoli

GRATUITO

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Ulteriori informazioni

Ultimo aggiornamento:Martedì, 25 Marzo 2025